EquIncontro Escursioni
Nel cuore del Vulcano Laziale
Il Parco Naturale dei Castelli Romani, a pochi passi da una grande città come Roma, offre numerosi e importanti siti di interesse naturalistico e culturale che rendono le escursioni ricche di spunti interessanti....
Compagni di escursioni
il paesaggio naturale
Camminare nella natura è una esperienza benefica e rigenerante.
Può diventare una vera e propria terapia per riequilibrare il nostro stato psicofisico.
Le escursioni di EquIncontro Natura sono un'occasione per vivere il contatto con il mondo vegetale ed animale, privilegiando l'approfondimento di aspetti naturalistici, in un contesto gioviale e relazionale tra i partecipanti.
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Le nostre passeggiate sono raramente impegnative dal punto di vista fisico, proprio perché lo spirito non è tanto il raggiungere la cima, quanto godersi il percorso.
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E come non amiamo strutturare e inquadrare le nostre attività con i cavalli, soffermandoci più sull'esperienza in sé che su obiettivi particolari, allo stesso modo, pur avendo chiaramente l'intento di percorrere un determinato sentiero, in un certo lasso di tempo, può accadere che si decida di soffermarsi di più in luoghi particolari o cambiare lievemente tempistiche e percorsi a seconda di quello che le circostanze ci offrono, sempre in accordo con i partecipanti all'esperienza.
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L'area del Parco Regionale dei Castelli Romani, offre numerosi spunti di interesse naturalistico, ospitando al suo interno notevoli siti di interesse comunitario in cui vengono rappresentati diversi habitat: dal bosco misto a prevalenza di querce e carpini, come il meraviglioso Bosco del Cerquone, ai castagneti, che ricoprono abbondantemente i versanti del vulcano laziale con esemplari vetusti; dall'ambiente lacustre con i laghi vulcanici di Nemi ed Albano, all'acquitrino della Doganella, habitat scarsamente rappresentato a quote collinari nella nostra regione; dalle creste che sfiorano i 1000 mt di altitudine col Maschio delle Faete, la cima piu' alta del vulcano laziale, alle rinomate praterie dei Pratoni del Vivaro, che in primavera si rivestono di narcisi ed orchidee offrendo spettacoli di rara bellezza.
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Bellissime le fioriture di bucaneve in inverno, di pulmonaria, di anemoni e ranuncoli in primavera, e delle meravigliose peonie, abbastanza localizzate sul territorio. Alberi monumentali sorvegliano i boschi e anche quando cadono al suolo, continuano ad offrire uno spettacolo suggestivo fornendo riparo e cibo per una vasta comunità di specie animali e vegetali.
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Insetti di numerosi generi popolano i vari ambienti naturali; dalle variopinte farfalle agli importantissimi coleotteri saproxilici che si nutrono di legno morto, contribuendo alla sua decomposizione e alla rimessa in circolo di importati elementi nutritivi. Per gli amanti della macro fotografia il divertimento è assicurato!
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Riguardo all'avifauna, rapaci come poiane e gheppi animano i cieli durante le escursioni e con un po' di fortuna è possibile ammirare anche bianconi e falchi pellegrini, specie a ridosso dei costoni dei laghi, dove questi ultimi eleganti falconi nidificano. Numerosi i piccoli uccelli tra i quali il picchio verde, facilmente riconoscibile grazie alla sua "risata" quasi canzonatoria, le ghiandaie, che segnalano la loro presenza con un caratteristico verso stridulo, cuculi ed upupe. E poi cardellini, verzellini fringuelli, cince, codirossi ed usignoli. Nelle escursioni notturne è facile ascoltare i rapaci notturni: gufi comuni, allocchi, barbagianni, civette ed assioli, riempiono le notti con i loro richiami suggestivi.
I Pantani della Doganella, a poche centinaia di metri dalla sede di EquIncontro, ospitano numerose specie di anfibi; otre a rane dalmatine, raganelle e rospi che tornano ogni anno a riprodursi nell'acquitrino, il tritone crestato trova in questo sito di interesse comunitario, una delle ormai rare aree di riproduzione nella nostra regione. Raramente si ha la possibilità di vedere il tritone crestato e il suo collega più comune, tritone punteggiato, in quanto amano vivere sul fondo delle pozze. Osservare uova e girini ma anche adulti di rane e rospi in questa area, nel periodo primaverile è invece uno spettacolo tutt'altro che infrequente: centinaia di ovature di rana dalmatina e sinuosi cordoni di uova di rospo, nelle loro rispettive "camice" gelatinose, sono oggetto di studio e censimento per la comunità scientifica, che monitora da diversi anni, la presenza di tali anfibi nell'area protetta.
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Tra i rettili, sempre difficili da incontrare durante le escursioni perché particolarmente sensibili alle vibrazioni provocate dal calpestio di gruppi numerosi, il biacco, il saettone, la natrice, la vipera comune ma anche la luscengola e il ramarro.
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I mammiferi, in quanto animali notturni sono difficilmente osservabili e spesso riscontrabili solo attraverso le loro tracce. Diverse specie di pipistrello solcano i cieli notturni e durante le escursioni serali, i loro versi striduli si uniscono al canto dei rapaci notturni. Durante il giorno, a volte capita di intravedere una volpe o le evoluzioni di uno scoiattolo sui rami. Nel Bosco del Cerquone, vicinissimo al nostro pascolo, sono state poste dal personale del parco, varie cassette nido dove vanno in letargo i moscardini, graziosi roditori della famiglia dei ghiri. Gli aculei dell'istrice sono ritrovamenti frequenti durante le nostre passeggiate e tra i fili spinati che delimitano i campi, spesso si trovano ciuffi di peli di tasso o cinghiale. Solo per pochi per ora, il privilegio di osservare il lupo, visitatore sempre più assiduo delle nostre zone.
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